Psicoterapia infantile
Possiamo immaginare la psicoterapia infantile come un viaggio, la cui meta è il dare spazio e voce a tutto quello che preme dentro il bambino stesso per essere accolto e compreso.
I genitori che richiedono una consultazione con lo specialista sono spesso molto preoccupati per il sintomo espresso dal figlio (problemi comportamentali, irritabilità, difficoltà emotive e relazionali, ansia, fobie, disturbi psicosomatici, regressioni dello sviluppo). A volte è sufficiente un percorso di consulenza e supporto alla coppia genitoriale per ristabilire il benessere del bambino e del nucleo familiare, mentre, in alcuni casi, questo deve essere integrato con un lavoro diretto sul bambino.
La psicoterapia individuale nell’età evolutiva si basa essenzialmente sul gioco come forma di comunicazione ed elaborazione dei vissuti emotivi. Nella vita del bambino infatti il gioco è la prima esperienza di scoperta e costruzione del mondo (interno ed esterno) e ha molteplici funzioni tra cui la rappresentazione e l’elaborazione di paure e angosce e la creazione di scenari possibili, ovvero quel “facciamo finta che” utile per esercitarsi a vivere.
Solitamente la frequenza degli incontri di psicoterapia infantile è di una volta a settimana. Sono previsti periodici colloqui con i genitori per valutare l’andamento della psicoterapia del figlio e per sostenere i genitori nelle eventuali difficoltà relazionali e comportamentali a casa. La motivazione e la collaborazione dei genitori è un requisito essenziale per il buon andamento della psicoterapia del minore